Tantissime le manifestazioni rinviate. In Sardegna sospese le attività dell’AIS
Il Coronavirus, anche conosciuto da come Covid-19 (acronimo appunto di Corona virus del 2019) sta colpendo un po’ in tutto il mondo e nel centro del ciclone c’è proprio la nostra nazione, l’Italia. Questo ha portato a una serie di misure di contenimento. Vediamo cosa sta succedendo alle manifestazioni più importanti del mondo del vino.
La prima grande fiera a gettare la spugna è stata il Prowein. Il grande salone di vini e liquori, dedicato ai soli operatori del settore e fondato nel 1994 a Düsseldorf, nella Renania settentrionale, sarebbe dovuto cominciare il 15 marzo: ma non c’è stato nulla da fare. Gli organizzatori hanno infatti deciso di posticiparla quando le acque si saranno calmate e, si spera, il virus sia stato contenuto.
A ruota è arrivata poi anche un’altra conferma. Anche il Vinitaly di Verona, fiera alla quale abbiamo partecipato negli ultimi anni insieme a FIVI, la federazione italiana di vignaioli indipendenti la più grande fiera di settore del mondo, attiva sin dal 1967, ha deciso di rimandare l’apertura dei circa cento mila metri quadri di spazi espositivi da aprile a giugno. Salvo ulteriori evoluzioni, si terrà dal 14 al 17 giugno.
Anche l’AIS ha comunicato di aver sospeso le attività associative, e così sono stati sospesi tutte le attività convegnistiche e di aggregazione in ottemperanza al decreto del presidente del Consiglio di ministri firmato il 4 marzo. Anche a Dorgali, il nostro paese, si stanno tenendo le misure cautelative. Ma ovviamente tutto questo non vale per la coltivazione della vite: le attività all’aria aperta sono consentite e noi continueremo a prenderci cura delle piante e lavorare (spesso in solitudine) dentro la Cantina.