Nel mondo del vino emerge definitivamente un nuovo imperativo: la sostenibilità ambientale
La sostenibilità
La sostenibilità sta diventando sempre più un modello di gestione delle imprese e, in particolare, è divenuta un tratto distintivo delle imprese agricole. A sostenerlo è il rapporto AGRIcoltura100 n. 2, indagine promossa da Confagricoltura e Reale Mutua, come riporta il canale di notizie WineNews a questo link. Secondo i dati del rapporto, presentato alcuni giorni fa a Roma al Museo dell’Ara Pacis, quasi metà delle aziende del settore agricolo presenta un livello medio o medio alto di sostenibilità. Gli ambiti in cui sono più diffuse le buone politiche aziendali sono cinque. Il miglioramento nell’utilizzo delle risorse naturali quali acqua, suolo ed energia, la tutela della qualità e della salute alimentare, la gestione dei rischi, la sicurezza del lavoro e la valorizzazione del capitale umano.
Cosa dice il rapporto
Il rapporto, presentato tra gli altri dal Ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli, ha riguardato 2.162 imprese agricole di tutta Italia e di tutti i comparti. “Le analisi hanno fatto emergere una relazione molto stretta tra innovazione e sostenibilità – si legge – quasi il 90% delle imprese hanno sostenuto investimenti negli ultimi due anni e l’82% delle imprese più sostenibili investe in almeno tre ambiti di sviluppo, privilegiando la meccanizzazione e il rinnovamento delle tecniche di coltivazione e di allevamento”.
“C’é consapevolezza che, attraverso l’innovazione, il percorso di sostenibilità diventa meno complicato – ha osservato il Ministro delle Politiche Agricole Patuanelli – e questa consapevolezza la vedo nelle aziende di tutta Italia. Naturalmente ritengo sia difficile che il titolare di una micro-azienda possa dotarsi di droni, sensori e software per il controllo da remoto, o trattori a guida automatica. Per questo va applicato il modello del servizio condiviso”. Il rapporto rileva che sul totale delle imprese agricole il 17% circa dichiara di produrre secondo standard Dop o Igp. Un terzo delle imprese vitivinicole producono etichette Doc, mentre il 16% arriva al livello Docg. L’agricoltura biologica è praticata da un terzo delle imprese agricole.
La nostra azienda
Il rapporto è senz’altro un’ottima notizia nel panorama italiano. E anche se non vengono specificati nel dettaglio i risultati delle singole regioni, sappiamo quale sia l’impegno della Sardegna come regione vitivinicola nella rispettare il passo della sostenibilità ambientale. Nonostante la maggior parte delle aziende sia piccola o medio piccola, si impegna a fondo. Da noi alla Cantina Berritta, per esempio, da sempre produciamo il vino come si faceva una volta, ma con l’utilizzo di strumenti moderni. La potatura avviene a mano con l’ausilio di strumenti meccanici elettrici, per esempio. Infine è ben noto l’impegno nell’agricoltura biologica. Diversi nostri vini già riportano la certificazione bio in etichetta o sono in procinto di ottenerla. Tra questi, il bianco Panzale. Scopritelo!