Mancava lui all’appello. Era l’ultimo, per certi versi il più importante, e scegliere qui alla Cantina Berritta a Dorgali non è stato semplice. Ma alla fine, eccoci qui, a svelarvi la nuova etichetta del Don Baddore. Dopo il Nostranu, Thurcalesu, Monte Tundu e Panzale, anche il nostro vino di punta si è rifatto il look.
Ci abbiamo lavorato a lungo insieme a Maurizio Brocca, che ha disegnato anche le altre etichette. Anche in questo caso è il colore bianco a farla da padrona. Abbiamo eseguito qualche aggiunta grafica, indicando per esempio l’annata – il 2016, che andrà in commercio il prossimo giugno – e il numero di bottiglie prodotte. A vedere la luce saranno 2698 bottiglie, più altre 45 bottiglie magnum. Questa che vedete in foto è la signorina numero 2537.
Il Don Baddore, come detto poco sopra, è il nostro vino di punta. Nasce come un blend sapientemente dosato di uva Cannonau e di Syrah. Un vino signorile, da gustare con i sapori forti della carne, e che ha richiamato l’attenzione di diversi degustatori, facendosi amare e guadagnandosi alcuni premi importanti. Come quello assegnato recentemente all’annata del 2015: una medaglia d’oro al concorso Gilbert&Gaillard, di cui andiamo orgogliosi.